Lancio un sasso nello specchio d’acqua
in cui ho immerso i miei piedi sfregiati
e faccio un respiro profondo.
Ho bisogno di sentirlo,
che i miei polmoni sanno ancora far aprire
le mie costole e assaporarsi un momento.
Ho bisogno di fermarla,
quella serie inevitabile incontrollabile imprevedibile di eventi
che sembrano vivermi senza interpellarmi.