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Naufrago

Ieri notte
Avevi per occhi
Due cascate
Di silenzi fluidi,
Eravamo io, te
E il freddo di Berlino
Che ci era rimasto
Sulla punta dei piedi.
Mi spoglio davanti
A te,
Mi guardi
Come chi conosce
Ciò che vede
E scambi
Uno sbadiglio
Con una carezza.
Adoro il tuo modo
Di bussare
Prima di entrare
Nei miei pensieri,
La lampadina sul comodino
Ti illumina viso,
Ma le tue ombre
Non si spostano.
È il tuo profilo
Che parla per te,
Ha la stessa
Delicatezza di chi dorme.
Vuoi fermarti qui?
L’amore si fa
In due
Cento
Modi.
E dopo due
Cento
Passi
Per strade straniere,
Riconosco
I tuoi piedi
Rimasti indietro
Di poco.
Chissà cosa pensi
Quando ti chiudi
Nel tuo corpo
E mi lasci
Una mano,
Un braccio,
Una gamba,
E mi sorridi
Da lontano.
La bussola
Era impostata su centri
Alternativi,
Il nord era a sud
E l’est a ovest,
Ma non ci siamo
Fatti troppe domande.
E per sbaglio
Hai ordinato
Una birra analcolica al miele
A Berlino,
Ho pensato
Fosse la cosa
Più buffa del mondo.
Ci siamo baciati
Sotto le porte
della città babilonese,
I leoni ai sono sdraiati
Davanti i nostri sorrisi
Amore
Tienimi le mani
Che ho l’inverno
Attaccato alla giacca.
L’organo rimbomba
Sulle vetrate
Del tramonto,
Dei nostri calici
Di vino.
L’aereo che ci riporta
A casa
Vola sul mare,
Scrivo sulle tue labbra
Quelle tre parole,
Sette lettere,
Due spazi.
Credo che amare
Qualcuno
Sia quando
Ti basta guardarlo
Negli occhi
Per dimenticare
Chi sei
E dove ti trovi.
Dalla finestra
Cadeva la neve
E noi non lo sapevamo,
Noi eravamo al mare,
Sulla spiaggia,
Sotto palme verdi
A mangiare un burrito.
A volte
È come vederti
Per la prima volta,
Mi dai il tuo numero?
Sorrido,
Mi girerei ancora
A guardarti
Per strada,
Certo non ti scambierei
Per un tedesco,
Un irlandese forse
O forse un sognatore
Che è naufragato
Sulla terra,
Ma senza tatuaggi,
Nessun tatuaggio
Dici.
Sotto il cielo di Berlino
Ti amo
In silenzio,
Ma lo capisco
Qualche giorno dopo,
Quando ognuno
È solo
E i tuoi abbracci
Caldi
Mi mancano
Da morire
Sotto le coperte.