Skip to main content

Ribelliamoci al sistema

I tuoi capelli rosa in controluce sono una macchia nera
sullo schermo del computer,
ti ricordo esattamente mentre
programmavi ologrammi da sparare in retina,
false speranze da vendere a ragazzini dipendenti,
eri bella
con una sigaretta stretta
tra le labbra
e le punte delle dita in frenetico movimento.

Peccato
il cortocircuito nei nostri sistemi nervosi
scoprire così
le nostre sinapsi incompatibili.

Stanotte esco, ma non te lo dico
d’altronde non ci parliamo piú
e nonostante tutto
indosso anelli molto scomodi perché
avere le dita infastidite
mi ricorda di quanto siano stanche
di non poter stringere te.