N.24
Una scintilla tra i tuoi occhi.
Dopo lacrime versate
dietro persone che raccontavano balle
Quella sembrava una notte come tante,
ma sotto le lenzuola le sue dita danzavano sulla mia pelle.
Alfine iniziai a percepire una luce
E di andarmene non cercai più scuse.
Ansia.
Sai, a volte mi capita di pensare a lei
Lei che riesce solo con un sorriso a farmi sentire a disagio
Lei senza giubbotto che balla tra i miei pensieri
Senza darmi la forza di avvicinarmi al mio dojo.
Macerie.
Chiedo solo di continuare ad emozionarmi
Con la speranza che nessuno mi punti addosso delle armi
e se riuscisse a far partire un colpo alle mie spalle
riuscendo a lacerarmi la pelle;
dall’affronto mi si spegnerebbe il motore
e non resterebbe che macerie del mio cuore.
Il sudore che scende dalla mia fronte e cade sulla sabbia;
corro per spegnere il fuoco nella mia gabbia,
fino ad affogare in una goccia del mare
che solo a pensarci non riesco a parlare.
Tutti sopravvivono eccetto me.
Ho trovato una rondine
danzando nelle profondità marine;
Che stesse nuotando o volando,
poco mi importa perché un nuovo modo di sopravvivere stava adottando.
Neve color rubino.
Fiocchi di neve che si dissolvono a breve
sono vicino al mio animo cortese,
mentre lungo le vie estese
c’è lui che dal mio cuore le lacrime beve.
Senti? Senti il ticchettio dell’orologio mischiato al rumore dei passi di chi si allontana? È questo il compito del tempo; farti sentire chi se ne va, chi non ha mai tenuto a te in realtà. Senti? Senti il tempo perso come non può tornare? È ma ti ha reso quel che sei oggi, non è poi così male. Senti? Senti l’amore di chi ti resta sempre vicino?
Mare di tristezza.
Mi ritrovo in un mare di tristezza,
eppure ciò per cui ho tanto bramato ora è mio;
devo riuscire ad esserne felice,
ci provo;
scelgo accuratamente il momento giusto,
non ora,
non ancora
e poi mi lascio cadere nel mare.