N.36
سَمَرٌ بَعِيدٌ عَنِ الصَّحْرَاء
دَقَّ القَلْبُ
فَدَقَّتِ السَّاعَةُ
فَسَبِحَتِ الرُّوحُ فِي عُمْقِ البِحَار
…
فَأَعَادَتْ بِيَ الأمْوَاجُ إِلى الغُرْفَة
فَلَمْ يُدَقَّ البَابُ
فَنِمْتُ وَحِيدَةَ الهَوَاءِ
ولا قُدْرَةٍ لِلْكَلِمَاتُ أَنْ تُعَبِّرَعَلَى مَا تَلْمَحُ إِلَيْهِ النِّقَاطُ
Non c’è nessuno che ascolta
ho male allo stomaco
questa sigaretta mi fa male
eppure prendo il tabacco
e fumo
fumo la solitudine che ho dentro
dentro l’utero di mia madre
avevo parole da dire
fuori dall’utero di mia madre
piango le parole
che non dico
che non vedo
che non ricordo
che non immagino
che non scrivo
e nemmeno che legge.
Ruvida e scura la mia pelle
per combattere una luce
che dentro non c’è.
Scuri e chiusi i miei occhi
per guardarti il cuore e
non essere accecata.
Una pianta grassa arrossisce
Allo sguardo del sole.
Non mi credo migliore.
Non mi credo peggiore.
Non la stessa di ieri.
Voi non mi credete,
ma chi sono io e chi siete voi?
Conosco solo lui;
volevo scappare con lui
per inventare una nuova me.
Era il nostro amore.
Generare.
Generale.
Mi sono innamorata delle tue parole
Che sono l’estensione della tua anima
Che cercavi di intrappolare nella pelle
Che non volevi la tua pelle
Che la tua pelle è morbida come quella di un bambino.
Che sei proprio bello
Lasciati baciare
non ti tratterrò
tanto
hai già scelto di non rimanere.
أبي
Potrò mai perdonare il tuo piede sul mio petto
e la rabbia sputata dalle tue budella,
di un’autorità mancata
da una femmina non vista?
Mi scendono le lacrime, oh papà
tu continui a non vedermi
io smetto di stare sdraiata sotto ai tuoi piedi
e continuo piangere.
Voi smettetela di avere pietà.