V.38
Bleus
Abandonné par la mer
Reçu par le ciel
Plonger dans les bleus infinis
Meghiste Kinesis
Un piano
Una penna
Un tratto
Un contorno
Continuità sussultante
Arcadico inizio
Catartico svolgimento
Spasmodica fine
It’s like to be happy
I’m so heavy
trying to catch the sky
failing, falling, fading to nothing
And as a rifted rock
my heart is bleeding,
drops of pain
one by one
fill this restless body
Fragile shoulders, they’re breaking,
burning eyes, first flamed by the night
…
When the morning comes
only ashes
only dust
washed away by rivers of sorrow
Alone, laying, I’m screaming:
my voice
It’s chocking, It’s sinking
Unspoken words
rain in silence
meaningless particles in my interior hole
Run
La Natura indifferente osserva
il cammino di un viandante stanco;
il vento sussurra di non arrestarsi
le acque sospingono ciò che rallenta.
Attraversare la selva
fuggire le nottambule fiere dell’Insonnia
scostare le invadenti fronde per cercare la luce.
Inspirare languide speranze giovanili
Espirare tetre delusioni mature
Lecito è fermarsi nelle quiete ore notturne
D’obbligo è la frenesia quotidiana
Gettarsi nel nulla fiduciosi del domani
Trattenere i ricordi passati e cercarne venturi
La stabilità fossilizza l’animo,
la certezza assopisce l’ingegno.
Caotiche domande si affollano:
estirparle non conviene
decifrarle è necessario.
E sull’epilogo del travagliato corso
accecante incanto crepuscolare
rivelatore della Mirabile Visione