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don’ read, don’ waste ur time

quanto sei ridicolo
nella tua altezzosità, ti perdi tra falsi miti
e i tuoi falsi dei sono soltanto remore
del tuo ego, costruito, a far la gara a chi
è più maschio per usare belle parole
io non ho visto nulla, se non soltanto la tua ombra
sempre accompagnata nel buio della notte
ti aspetto al varco
e non sarò solo
un rumore di catene si dipana nella strada,
sai dirmi come fa una goccia di sangue
a colorare una intera sorgente cristallina?
ridicolo, presuntuoso e vanaglorioso
eppure eviti il confronto, perfino
quello verbale ti fa paura
il tuo capo chino è gia per me
segno di difetto
non me ne importa più niente
di questa tua declinazione del vivere
nei miei confronti
eppure assumi senso nel momento in cui mi guardi,
quanto mi da fastidio questa cosa,
non aspetto altro che ricambiare la cortesia,
la mia anima tollerante si è dipanata in questa valle
un fiume in piena esonda,
pronto a travolgere tutto e tutti
non ho fatto nulla e non è più una sfida
il gioco finisce qui
quanta energia spesa inutilmente, o bimbo mio,
odiare è un inutile spreco di tempo
a piccoli dosi diventa un anestetizzante
che ti corrode corpo e anima
ti cementifica il cuore
cosi io ti vedo, bambolotto mio,
trastullati nelle tue piccole certezze
io non son nessuno per dirti qualcosa
son soltanto una lampadina,
di un lampione, che salta
nel buio di una strada.

per quanto mi riguarda
mi dico
don’t look back in anger