Chissà dove sto correndo
Senza pedali né freno
Dove sto precipitando
Lungo un triangolo scaleno
Biglia impazzita
Smarrita
Invelenita
Solo condizionata
Dal motore del fare
Mai fermarsi un momento
A respirare
Tenere dritta la traiettoria di partenza
Cercando di evitare
Ogni lugubre pensiero
Su una qualche imminente scadenza
Sulla deriva del mio andare
E ancora ancora
Continuerò a ruotare
Sul mio pelvico perno
Finché non raggiungerò l’ultimo spigolo
Prima dell’inferno
E chissà se prima di saltare
Distenderò le membra
Rallenterò il vortice
Per acchiappare
Una fronda di salice
Volare ancora una volta
E piangere nel vento
Prima di atterrare