Con un leggero frastuono posi il petalo del tuo fiore dentro me
Macigno che precipita nel vuoto dell’universo di cui tu sei genetrice
Per percepirne le vibrazioni, tanto silenziosa e candida è la sua caduta, poso il viso sui tuoi seni
E di scatto li divorerei , lesionerei la tua pelle, risucchierei le tue labbra, corroderei le tue ossa, addenterei il tuo cuore, inspirerei la tua anima per entrare dentro te e divenire insieme senza corpo ma solo petali
che si posino
uno sull’altro