Uno sguardo quotidiano
di colui che per primo mi colse
fiore fragile
cullò tra le sue braccia me
e cullò me nel giardino pendente dei suoi occhi
ogni venir di luna
e cullò le mie certezze nel suo atrio sinistro
e non mi disse mai parole dolci con voce
perché ogni venir di luna
erano le stelle che cantavano
perché lui compose note calde
con le mie certezze
e con i miei lineamenti
immersi nei suoi