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E il mio ardire tace e quasi piange

Ansante in penombra appoggio sul tavolo i piedi
sbirciando furtivo i dettagli
in mezzo alle foto più belle
che fanno da sfondo ai tuoi giorni felici.

Mattine di sole immersa nei prati,
baci veloci e baci rubati
costellano ignari le tue ore migliori
mentre io solo sopporto la vita,
arranco nell’oggi cercando un’uscita,
rimango stordito nell’attimo in cui
realizzo che appoggio sul tavolo i piedi
ansante sudato osservando meschino
una gioia di cui mai parte son stato.