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Frequenzasincera

Riponi tu gli scudi, e prendi l’armatura
Poi tira via i vestiti, e strappami la pelle
E raschiami le carni, e levami gli umori
e caccia via poi i reni, il fegato e polmoni
E soprattutto il cuore,
che vive non sapendo,
involontariamente,
che palpita comunque,
chiunque lo accompagni

Poi guarda un po’ più a fondo,
ché sono trasparente,
E suonami pian piano
sfiorandomi col dito
Non vetro ma cristallo,
la vera e pura essenza
con suono assai profondo
a te sussurrerò