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Piazza Verdi, Teramo, 19:30

L’ennesima macchina si allontana dal parcheggio

il fioraio abbassa la serranda dopo la solita giornata vuota

un tramonto scontato lascia il posto ad un’ovvia nottata

il tranquillo piattume che dipinge la nostra città.

Mi appoggio a Lui e aspetto un passaggio per casa

vecchio,ferito e dimenticato anche da se stesso

lunghe rughe si inarcano sulla facciata

echi di note gridano di scosse passate mai andate via.

Un cancro si insinua Tra i due fiumi

consuma silenzioso le trame del buon senso

e lascia fiorire il male sopito in ogni uomo

menefreghismo,

assorbe anche chi giura di essere al Suo fianco

la solitudine incombe nell’indifferenza totale

di chi ha scelto la via dell’ignavo

mentre il tempo rosicchia unte mura colanti.

Eppure si combatte ancora

perchè non si è mai soli nel perseguire il giusto

piccoli passi avanti che raccontanto di enormi sacrifici, dolorosi

tante voci parlano, tanti volti si susseguono,

il dramma si gonfia sempre più

nuovi interpreti prendono posto in scena

ma forse dopo tanto naufragar’ amaro

appare un’orizzonte più vero ai miei occhi.

Il direttore alza la bacchetta,

silenzio in sala,

in culo alla balena!

E si attacca…