C’è stato un giorno,
in cui ci dedicavamo canzoni.
Ci guardavamo negli occhi,
e sussuravamo nell’orecchie parole forti,
come ti amo, o
guardiamo più lontano ora.
Ci sono state le tue lacrime,
fra i fogli, nelle mie scatole,
ad acquarellare il nostro addio,
a tratteggiare i nostri arrivederci,
forse meglio fra cinque anni.
Ci sono state in fondo solo parole,
e labbra sul tuo corpo,
e unghie sul mio,
parigine spolpate,
e dita mozzate,
e niente più.
Mi manchi,
non mi manchi,
ore a consumare
petali di fiori,
che tenevano il velo dei miei pensieri.
Ora che ti guardo e non sei più con me,
non sei più me,
ma sei un altro specchio,
per cui qualcun altro riflette,
forse non te ne sei andata mai
da camera mia.