Al porto fumavamo tabacco
come me le donne dei marinai
aspettavano le luci della lampare
squarciare la notte
il faro era vicino,
ad un sospiro di distanza,
un sonnifero mi cullava nella stanza
mentre parole fragili come gabbiani
invertivano le maree
e l’unico conforto uno scoglio aguzzo
su cui adagiavo le ossa nei pomeriggi
dorati di maggio
fumando tabacco al porto come disgraziate amanti che mai più vedranno i marinai