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Poeti col passamontagna

Con i lineamenti tesi sul viso aspettavamo che la vita

ci suggerisse la gioia di poter finalmente rompere le righe

Consumati nei nostri nomi falsi poeti col passamontagna

o cani randagi ormeggiati di notte su qualche spiaggia

 

Se fai un tuffo in questo azzurro dimmi… Tu cosa ci vedi?

Un vecchio campione di boxe che punta e vince alla roulette

Con il basco eri proprio stupenda un’isola francese in questi tristi tropici

un esemplare da proteggere capace ancora di arrossire

 

Ci incontravamo tra tossici criminali amori violenti sogni di cani e psicopatici

Non sapevo ancora sapessi ballare e neanche il tuo soprannome da bambina

A quel tempo ero un supereroe ogni giorno difendevo

armato solo dei denti il fortino del pane quotidiano

 

Mentre di notte sognavo piani di fuga e viaggi in India

Sognavo te su una macchina nel mezzo del nulla

rassicurarmi su uno strano inevitabile lieto fine

proprio come in quei film di Hollywood che odiavamo