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L’occhio del ciclone

In un continuo turbinio di mali

Che mi chiamano a sé

Sei ciò che districa la tempesta

 

Tu del ciclone sei l’occhio

Circondata da ciò che mi distrugge

Sei il centro

Che richiama la calma

Déjà-vu

E dopo averti detto nuovamente addio

Mi sono toccata due volte le labbra

Ed ho pensato di voler tornare

 

A Lorenzo

Te lo ricordi quando eravamo ancora due sconosciuti?
Ed io non sapevo che mi avresti cambiato la vita.

01000011 01101000 01101001 01100001 01101101 01100001

120 bpm

Stiamo correndo

Ma tu non smettere

 

Te l’ho detto

Già un milione di volte

 

Che a me

La tachicardia

Piace da impazzire

Riflessi

Siamo corpi

Che vuoti

Tentano di sfiorarsi

Che cercano

In altri corpi vuoti

Qualcosa con cui riempirsi

 

Non l’avete ancora capito?

Siam pieni di nulla

Per trovare qualcuno

Che nel nostro vuoto

Ci si possa specchiare

E per quelli come noi,

Che non hanno paura del buio,

Il sonno arriva sempre

Con le prime luci dell’alba

Nonostante Tutto

Perché

Nonostante tutto

Sono ancora qui

Tu però nel dubbio amami

Io nel dubbio farò lo stesso

Impalpabile

Il corpo si arrende al dolore

Impotente di fronte a tanta freddezza

E la mente brucia nei ricordi di fuoco

 

Nessuno può sentire

Di una speranza stappata la forte amarezza

Che tanto folle fa sembrare l’uomo