In un continuo turbinio di mali
Che mi chiamano a sé
Sei ciò che districa la tempesta
Tu del ciclone sei l’occhio
Circondata da ciò che mi distrugge
Sei il centro
Che richiama la calma
In un continuo turbinio di mali
Che mi chiamano a sé
Sei ciò che districa la tempesta
Tu del ciclone sei l’occhio
Circondata da ciò che mi distrugge
Sei il centro
Che richiama la calma
E dopo averti detto nuovamente addio
Mi sono toccata due volte le labbra
Ed ho pensato di voler tornare
Te lo ricordi quando eravamo ancora due sconosciuti?
Ed io non sapevo che mi avresti cambiato la vita.
01000011 01101000 01101001 01100001 01101101 01100001
Stiamo correndo
Ma tu non smettere
Te l’ho detto
Già un milione di volte
Che a me
La tachicardia
Piace da impazzire
Siamo corpi
Che vuoti
Tentano di sfiorarsi
Che cercano
In altri corpi vuoti
Qualcosa con cui riempirsi
Non l’avete ancora capito?
Siam pieni di nulla
Per trovare qualcuno
Che nel nostro vuoto
Ci si possa specchiare
E per quelli come noi,
Che non hanno paura del buio,
Il sonno arriva sempre
Con le prime luci dell’alba
Perché
Nonostante tutto
Sono ancora qui
Tu però nel dubbio amami
Io nel dubbio farò lo stesso
Il corpo si arrende al dolore
Impotente di fronte a tanta freddezza
E la mente brucia nei ricordi di fuoco
Nessuno può sentire
Di una speranza stappata la forte amarezza
Che tanto folle fa sembrare l’uomo