Marzo ’22
La notte è nostra amica in ogni via
Che si svuoti tacitamente:
E in quel silenzio di vicoli e strade,
Le nostre risa e il fruscio dei pennelli
Sotto il tappeto di luce lunare
Unita alle poche lanterne urbane,
Mentre si avanza con la propria colonna
Setacciando i muri, le cabine,
Le cassette… ogni superficie adatta.
Più avanzi, più lo spirito si allieta,
E la paura di essere braccati
Si dissolve come il ghiaccio fluttuante
Nel Campari. E tu sai che stai facendo
Una cosa buona, che non è per te,
Ma diresti lo fosse.
La prossima volta però voglio anche io il vino,
Ché non si può lavorare fino al mattino
Con in corpo un’aranciata annacquata