Sogni grandi
dipinti da occhi stanchi
pronti a bagnarsi
mentre il fiato è sospeso
sul filo teso
della fantasia
Sogni grandi
dipinti da occhi stanchi
pronti a bagnarsi
mentre il fiato è sospeso
sul filo teso
della fantasia
Anni a chiedersi chi sei
e ad un tratto scopro il tuo vero nome.
Vento,
così forte che mi scuoti,
così leggero che mi accarezzi,
così assente che ti fai desiderare.
Imprevedibile,
travolgente,
inafferrabile.
Sei il dramma e la bellezza,
una raffica dopo la brezza.
Tu sei perso
ed io mi affanno ancora per il bosco,
la torcia fra le mani,
urlando il tuo nome.
Lo Stretto luccica stasera,
ne seguo il tremolio con le ciglia bagnate.
Non abbiamo colpe,
è solo un amore
impossibile
da accettare.