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Io ed Orfeo

Sono Orfeo che cerca un cadavere,

nel ritrovarti credo di poter resuscitare quei giorni

ma non siamo più lì.

Dopo che faticosamente ti trascino dal buio,

finalmente una luce ed io non resisto a vederti davvero

ma appena lo faccio, scompari.

Ti ho cercato nel regno dei morti , i ricordi, ma questi non esistono nella vita.

Tu ed Euridice restate lì e nell’ ora scomparite.

Anche se ti avessi scoprirei nel guardarti la verità: sei altro.

Il Serpentone

Quella forma mostruosa mi ha compresa, affascinata , abbracciata

forse perché condivide con me

la stessa identica dispersione.

Come i corridoi della mia mente a vuoto si spandono

così i corridoi di quella costruzione si intrecciano, dividono

per non trovarsi più e non sapere nemmeno quale direzione avessero prima.

È un’ attrazione che tutti incuriositi guardano

ma che abbandonano non appena cala il sole.

È un deposito di migliaia di anime che non riesce a contenere.

Entrambi ci siamo lasciati occupare,

le nostre stanze sono state prese  e sporcate

e ore non c’è più spazio.

Il tramonto

Sento tutto
con un respiro
ho i sapori della vita
che mi baciano così sensuali
così meravigliosi
da produrre un orgasmo magico.

Tutto intorno a me prende la forma di una dispersione totale
tutto fa l’amore
e io faccio l’amore con questo tutto .

I colori si intrecciano
i profumi fanno capriole meravigliose
le nuvole sono delle Amazzoni che cavalcano verso il tramonto.

Tutti guardiamo Lí
il cielo nel punto in cui la terra lo penetra
e il suo sangue puro tinge
quello che prima era evanescente
di un viola pallido come quello delle ninfee
di un rosso sprezzante come quello delle rose più mature.

Tutto il mondo si specchia nel cielo ,
la passione è così intensa:
lui le dona tutta quella sua splendida immaterialità.
E lei tutta la sua corporeità.

E muoiono e respirano assieme

Il fiore

Sei giunto in un luogo di non ritorno
hai seguito la scia luminosa
e hai giaciuto con essa.
Ti sei abbandonato al meraviglioso
pensando di respirare tutto,
con un soffio solo
con un polmone solo.
Il sole ti accarezzava
venivi baciato da labbra divine.
Assaporavi una gioia sublime
che ti ha assorbito completamente.
E di Giacinto non rimane
che un sussurro flebile
nella danza del tempo.
Lui ha giocato con te
è mutato con te e ti ha distrutto.
Vi siede sdraiati nei verdi prati primaverili
di una terra sconosciuta,
i vostri riccioli si sono incontrati
in un appassionato abbraccio,
avete sorriso del mondo così distante.
Quei giorni come mordono la mente,
maledetti si insinuano nei pensieri maturi
assalgono la consapevolezza
che sa già di aver lasciato la felicità là