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in corsia d’emergenza

Mi sembri l’Africa,
Savana
Asfalto
Leoni di pietra e
L’amore eterno non esiste
Massimo 5 anni e poi
Ti sbranano le iene.
Che cazzo vuoi
ti truffo per un po’ di sole
Solai uffici cantine appartamenti
Piccioni latitanti, caldi nascenti.
A un uomo è cresciuto un limone dentro lo stomaco
E io ho lasciato entrare Adamo
E il suo pomo da finto sadico.
Son figlia d’Eva, sono
Tradimento,
sono Stento
Sfinimento
Succo dolce del tuo lento
Marcire
Del tuo superare a destra e io,
Mio dio, io non mento.

Immobile spettatrice
Respiro lenta
E guardo le gocce
Comporre costellando
Piccoli disastri
Vi guardo al buio
E atterro leggera
Realtà battuta
La notte rende tutto più spazioso
E il mattino del giorno vuoto
Lo bacio con la lingua
E intanto
Voi vi alzate
Camminate
Mi parlate
Suonate, piangete, correte, assaporate, odorate
E io
contemplo con dolcezza
Anche i torti e l’amarezza
Siedo accanto alla fine
Stringo la mano all’inizio
Con le mani svuotate di sabbia
Mi conoscerete appieno

Disgregazioni cosmiche

Mah
Dicono che San Pietro
Abbia le mie chiavi di casa
E mi ha cambiato la serratura
Ora entri solo
Se hai gli occhi zafferano
La pelle liscia
E un ghigno senza nome
Non rispetto l’algoritmo
Ma almeno questa poesia
Mi fa venire fame
Milano è diventata la città più ventosa
Del golfo di Napoli
Amo luglio, resta per sempre a 35 gradi
Asciugami i capelli così restano
Annodati
Annidati tra i giorni e centri massaggi
Ci sono i secondi persi
Di luce
Del tuo ricordo
Ripeto le cose 100 volte
300 dimentico
Memoria Sotto 0
Ma le gocce cadono
Esplodono sulle mani
E mi sento ancora
Di saltare nelle pozzanghere
E andare di notte sull’altalena
Illuminata dai parcheggi 24 h
Come avessi trovato il mio posto
Chiudere le portiere
Ricircoli d’aria
E respirare
Fino in fondo al mare

le cose a cui tengo troppo

Scivolano tra le dita
Scappano e si nascondono
Cerco, ti cerco
dove sei finita?
Bim bum bam
Bim bum bam!
Urla il bambino
Combatte
Per il suo camioncino
Per/
il suo animo piccino
Mi guarda, sorride e di corsa, nascondino
Ucci ucci sento odor di..
ti sento e mi nascondo
Ucci ucci sento odor di…
Stracci, sprazzi, schiaffi e abbracci
I ricordi mi han scovato
Sul mio collo il loro fiato
Ucci ucci sento
Stento
lento
Il processo richiede tempo
Perché ridacchi?
Io non so giocare, amare e lasciare
Non mi fermo se urli “stella”
Ti corro incontro e monto in sella
ti giri, distratto, da altro sottratto
E io, col cuore sopraffatto,
guardò il nostro letto
sfatto

Sono
-mi scompongo-
Sogno e ricordo: sono.
Campi, gemme, fiori
Anche i miei errori
Sono, foglie gialle,
Faccia nera, cuore, corpo,
notte e sera
Sono
Sangue e amarena,
Nuvole, sabbia, luna piena.
Guanti arancio,
Pronta al lancio,
sono: palla fuori campo
Sono, ora non sono armi orsono
anni, liti e palloncini.
Sono Indiana e Biancaneve,
istinto, torta di mele
Sono fame e digiuno,
guance, rosso inopportuno.
Sono acne, sono ovaie, sono basta!
Sogno e sono,
Quella che ti ferma, che ti ama e che ti pensa, sono!
Sono sonno sono veglia
Sono, poetessa, artista, del corpo equilibrista, sono!
Sarò abbraccio grande, mano stretta,
Pianto, lacrime, fiume e vetta.
Sono rabbia, giallo uovo,
Rancore freddo, sasso sono.
Sono pietra preziosa, a volte amara,
a volte deliziosa.
Son perdono, sono odio
quella che tollero, tuono, esplodo!
Sono tempo, spazio e suono!
Tiepido luogo.
Sono nebbia, sono specchio
Sono solo dolce orecchio.
Senza suolo, son montagne,
Mare e abisso. Sono tante.
Sono Dio, sono Io. Di nero illuminata, sono santa, martire, donna, esiliata.
Saturno e Mercurio-cromo.
Padre, figlia orfana, madre e cucciolo d’uomo.
Sono malattia,
sesso, sollievo, agonia.
caos e teoria, sono.
Sono corna incastrate nel muro,
fine, inizio e futuro.
Sono sete, sono guerra,
crepa e pacifica terra.
Sono piuma e comprensione,
rima e discussione.
Speranza, battito, miracolo:
tutto a forma di pinnacolo.
Sono affresco da conservare, rompere e restaurare.
Amica, amante e confessore, Vangelo apocrifo dell’amore. Sono!
Pesce, mucca e carro armato,
Squalo dal morso delicato.
Sono senza nazione, la mia casa son le persone.
Son radice, fusto e ramo,
Finto leone vegetariano.
Son sottile, con spessore.
Sono istanti, sono ore.
Il mio tempo, sono,
il mio stento:
coraggio e terrore.
Urlo forte. Silenzio. Stupore.
Sono anemone, tenerezza,
panico e leggerezza.
Sono aquila lontana,
custode, attenta guardiana.
Sono colorata e sana.
Brutto figlio di puttana!
Fuoco lento, grande incendio
Cenere, risveglio.

il futuro prende fuoco, come neve ne assaggio la cenere

Ad Ana

Se il senso del giorno fosse
carezza, tocco familiare,
brezza.
Scarterei la parola e troverei
uno sguardo.
Di notte vedo solo la luce
Il resto é il mio buio, caldo.
Posso fermarmi? Posso?
Restare in letargo,
mettere sulle emozioni un embargo?
Uscire dal mio corpo
ed invertire gli emisferi
Posso?
Posso passeggiare con te di fianco ed amarmi? Posso?
Perdonarmi per avere l’ergastolo alla buona memoria
ed essere imprigionata in un corpo di cui non conosco tutta la storia?
Posso?
Posso sentirti?
Posso guardarmi ancora e vedere finalmente il mio vissuto per come sono ora?
Posso?
Posso crescere ancora, permettermi di invecchiare e non finire questa vita finché non verrà la mia ora?
Posso?

Tanto di fretta

Tanto di fretta
Per andare
Dove?
La fine ha un indirizzo sbiadito
Sulle pagine macerate
Dalle ricerche che mi ossessionano
Rubo le parole per costruire
Pensieri segreti
Suona il pendolo per farmi un favore
Darmi sollievo dal bagliore della neve
Valanga di ricordi
Formicaio di pensieri.
Schiocca il silenzio
Bianco avorio
Impacciato compagno
Del mio imbarazzato sospiro

Opaco
Torbido
Fitto
Denso
Profondo
Bosco nebbia folla
Appannato
Intimo
Arcano
Incomprensibile
Inesprimibile
Centro
Caverna
Abisso
Fondale
Remoto
Arcaico
Origine
Mare
Crepuscolo
Vecchiaia
Nuovoloso
Nascondino
Recóndito
Larva
Latente
Invisibile
Introvabile
Coperto
Impalpabile
Silenzio
Sotterraneo
Segreto
Occulto
Acquattato
Velo
Polvere
Fioco
Candela
Trama
Solco
Confidenza
Sagoma
Impercettibile
Celato
Cubicolo
Purgatorio
Tana rifugio nascondiglio
Irrisolto
Sospeso
Sottofondo
Infrasottile

Pre-visioni

stagione di piogge
Per i miei occhi
Hai previsto
sottosopra
o sottoterra
per salvarci dall’uragano
che si abbatterà
Silenzioso
Sulle nostre guance:
bagnato gesto mortale.