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Chi mi sa dire se il destino è cieco?

E pesca a caso come alle giostre
quando arriva la coda, provando ad afferrarla
la mano si chiude, vuota nel pugno
Cerco un premio senza sapere
la posta in gioco
Dovrei solo avvicinarmi
Per scovarmi aggrovigliata
tra la trama delle ore
Sopraffatta dai premi di consolazione
Altro giro
Altra corsa

La sincerità (sotto)paga

E scrivo la mattina
Non perché abbia l’oro in bocca
Ma perché sento ancora l’alito dei miei pensieri
Ho trovato una soluzione:
Non ho più lunedì di cui lamentarmi
incollando i giorni uno dietro l’altro
Tanto le mie mani sono sempre fredde
Anche di domenica

Mamma

Quando non torno
Occhi sbarrati
Battiti accelerati
Sonniferi abusati
Mamma non sarai sola
Nonostante la mia rabbia
Mamma,
le mie lacrime:
il mare,
e tu,
sabbia.

Stefano

Raccoglimi perchè
mi sento spazzatura
Che la vita è dura
E con quella più pura
Si nasconde la paura
Della solitudine fantasma
Vera tortura
Maledizione di nessuno
Morbo di tutti
Giustizia: privilegio dei morti
Diritto di rimanere in silenzio
Parlano i lividi
sotto neri sacchi di plastica
denti e affetti rotti
Da paladini in borghese
fottuti eroi corrotti

Inseguimento

Dovrebbe il tempo
Straripare o fermarsi
Per me corre
lontano da te
Che hai sparato il proiettile
senza tracciare il traguardo