Danza, grillo
aggrappato a quel filo d’erba
che la tua grazia non s’abbia a perdere mai
come il tuo canto in questa notte
superba.
Gonfia, rana
il tuo sottile ventre trasparente
Rotola laggiù il mare, schiuma di rabbia.
Mente.
Danza, grillo
aggrappato a quel filo d’erba
che la tua grazia non s’abbia a perdere mai
come il tuo canto in questa notte
superba.
Gonfia, rana
il tuo sottile ventre trasparente
Rotola laggiù il mare, schiuma di rabbia.
Mente.
Mattino.
Qualcosa che sbatte distante
rumore lontano
remoto e vibrante.
Mi spagina l’equilibro questa
epifania
E’ la tua anima che chela con la
mia.