Non permettermi chiave
Di aprire la mia porta
Non permettermi maniglia
Di stringerti e abbassarti
Ribellati zerbino all’ennesimo
Scalpiccio pesante dei miei stivali
Poiché avrà ceduto il pesante portone
Del palazzo e avrò già divorato
Ad uno ad uno gli sporchi scalini
Opponetevi per me ad un ingresso
Senza pace, senza grazia, senza gioia.