Ti sei perso
nei sogni che ti sfuggono dalle dita,
come i giorni che hai smesso di contare.
Hai perso
i mille sentieri che ti ho mostrato
per arrivare oltre il muro dei dubbi,
dove ti aspettavo sotto le fronde
di nuove possibilità.
Hai scelto
il tepore dell’inerzia cerebrale,
come se avessi tutto il tempo del mondo
per iniziare a vivere davvero.