Non è forse di notte
che troviamo noi stessi?
A ricercarci nelle luci
di altre case.
A ritrovarci nella stranezza,
nella libertà
dei pensieri
che fluiscono
insieme al buio
delle nostre anime
di notte.
Non è forse di notte
che troviamo noi stessi?
A ricercarci nelle luci
di altre case.
A ritrovarci nella stranezza,
nella libertà
dei pensieri
che fluiscono
insieme al buio
delle nostre anime
di notte.
Immobili silenzi
fugaci esplosioni
interiori.
Luci nel vento,
tremanti sensazioni,
cuori dolenti,
occhi brillanti:
di chi ha amato
l’alba
ma trova sollievo
nei tramonti.
Questo continuo rincorrerci,
trovarci negli attimi,
ripensarci nelle stelle.
Amanti sotto il cielo.
Mi scrivi una poesia?
Con le labbra sulla pelle,
di carezze che s’increspano
con il tremante vento notturno.
E che importa della rugiada
se siamo sotto la Luna
[ … ]
E tra le braccia di Morfeo.
Basterà mai il silenzio?
Per compiangere le voci
di solitari
pensieri
notturni.
O di una giovane sera
troppo luminosa per le paure
troppo buia per chiudere gli occhi.
E non ti spiegherò chi sono
davanti a questa finestra
a cercare segreti
in luci distanti;
a ricordare momenti
troppo bui: per le paure
così luminosi: da dover chiudere gli occhi.
Non esiste equità
o una via di mezzo
per pensieri pensanti ricordi
o per momentanei segreti distanti.
La mitezza
delle luci nelle case.
La presenza viva
[ o forse vivida ]
di altre anime:
altre storie,
altri sentimenti,
altri dolori,
altri sorrisi,
altri pianti,
altri cuori,
altri amanti
[ … ]
Ogni luce una storia,
Ogni storia, emozioni.
Si sopravvive.
E si può essere felici.
Silenzi urlati
come tessuto piegato
tra dita tremanti.
Non c’è pace
per chi cerca
nelle stelle
un sollievo.
Se ogni giorno
desidera
qualcosa di nuovo
ma si sottomette
alla volontà
immutata, eterna
di una Stella
minore.
Siamo fiori di imbarazzi
e parole mai dette.
Frutto di emozioni troppo forti.
Siamo il vento tra i capelli,
siamo torbida acqua lenta
Profondi, incomprensibili,
opachi amori.