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new generation

siamo tutti in attesa di esperienze
che ci catapultino dentro la realtà
cosi come è, non val la pena perdersi
dietro ad uno schermo, soppesare un messaggio
cozzaglia di parole dal grande slancio
ma che mai riesce a sostituirsi ad un sorriso
vivido e vivo.

Alessandro e Patrizia

era una storia d’amore
la loro, come tante ce ne sono state
come poche sono state vissute.
eppure ancora ora, lei non
si stanca mai di stargli accanto
come se fosse la prima volta.
ogni stanza è un mondo nuovo
ogni via, incrocio, ogni volto
è nuovo, e tu cara, hai deciso
di stargli accanto e ogni volta
essere la sua compagna di avventure
ogni giorno, ogni ora, ogni minuto
ogni attimo che è nuovo
e che fatica a prendere nuovo senso.
Nessuno riesce a vivere la vita
per intero,
ma in certi attimi
guardandosi negli occhi
l’uno trova ancora la speranza
di chi non riesce piu
a riconoscere nulla
se non la voce di lei.
l’una invece, capisce che ha davanti
un grande amore che resiste di fronte
al nulla che si manifesta.
Un amore che scalda, un amore di bene
che si continua a riconoscersi e aiuta
a guardare in faccia la morte
e non averne paura.

morte d’una

vita che va,
vita che viene
vita che sviene,
secondo te non ha piu senso?
eppure la cosa ha preso una forma strana
ogni giorno dentro di me cambiava faccia
ma rimaneva sempre un sottile strato
di indifferenza, quella di chi, già da tempo
ha capito che non aveva piu spazio, soffocata
ehi tu! scendi del tuo piedistallo, vorrei parlare
con te, sempre piu frequentemente mi ritrovo in questa
situazione d’ego che ama farsi guardare e sempre piu
voglio volgere lo sguardo altrove, nei posti che
un vento di brezza, ancora riesce a soffiare tra le foglie

gara

le gambe non corrono
le braccia sono stanche
tutto scorre cosi in fretta
sono io questo fortunato spettatore
tutto sembra sfuggirmi dal mio controllo
la stanchezza si fa sentire
gocce di sudore che cadono da una testa
grondante e china, seduto in panca
cercando di pensare ad un modo per svoltare
una partita che non ne voleva sapere
affronto la difficoltà con un sorriso
di chi un po’ non ha nulla da perdere
e di chi è già stanco, ma tira un colpo in più
che ridà energia e a volte capita che il tuo
avversario cominci a cedere proprio in quel momento
ero in panca, cercando di pensare alla partita
ma continuamente mi passavano pensieri sulla mia vita
una palla in un canestro è un’esperienza difficilmente
condivisibile
quella partita l’abbiamo persa, il miglior giocatore
della squadra avversaria ti rende omaggio
non ogni cosa va scritta
ma il tutto sfugge in un brindisi
felice.

a coloro che si sentono vuoti

sto notando che molte persone
sentono e parlano di vuoto
quasi in maniera sottomessa
o perchè hanno il cervello talmente
spappolato da non poter sfuggir
o perchè non hanno gli strumenti per
capirlo e magari affrontarlo
lo trovo nelle persone dallo sguardo perso
lo trovo in me stesso, posso dire che anni
fa tesseva le trema del mio destino a mia
insaputa e decideva il luogo della mia
disumana coscienza
ora di vuoto ne scrivo, quasi fosse opera
di denuncia, non tanto per denunciare
l’esistenza ma per trarne vantaggio
e trasformarlo in coscienza e conoscenza.
ho maturato una consapevolezza sul fatto che
non auguro a nessuno, mi ha insegnato molto.
Caro Mark S., mentre scrivo ti sto pensando
tu che di vuoto nei ha fatto poesia,
ti ringrazio, perchè di vuoto tu sei stato
una piacevole e tagliente compagnia
righe proibite queste,
perchè vi ci si può anche perdere
ma come diceva qualcuno
we can be heroes just for one day.

A Diego S.

ho come la sensazione
che solo il tempo può
lenire i tuoi passi
sui quali lotti,
con la tua coscienza,
la forca di cui hai paura.
coraggio, credo di porterà
tanta saggezza e una strada
un sentiero sul quale forse,
ora poco battuto, si affacceranno
visi e sguardi curiosi, di una vita
a dir poco turbolenta, timida
introversa e controversa fin’ora.
Solo il tempo saprà dirti,
affidati e magari ti innamorerai,
una delle tue più grandi paure.

ora taccio, tra il sottile confine
di un giudizio di una vita
e un consiglio di un amico

elogio dell’asino

si scrive ciò che si sa.
non sempre, l’asino è stupido
quando si impunta e non si muove
versi stridi del contadino,
impaziente di coltivare la terra
nervoso per una vita che non voluto,
l’asino attende il suo tempo.
e si prende tutto il tempo,
prima di muovere anche un solo passo,
ragiona e cerca la ragione.
non mi importa che queste poesie
abbian sian brutte, mal scritte
poco curate e non importino ai più,
quel che conta
è il prossimo passo dell’asino
rassicuro dal suo agire

poetare è azione
salvifica

Generazione solitudine

più e più
volte, avverto negli occhi
un lento e peso sguardo
di chi troppo distratto
di chi non ha palle
generazione social
poi incapace con la propria socialità
l’importanza di una facciata
ci abitua a codificare facciate
si rimane immobili di fronte a
idee e pensieri, si ha paura
non si è piu capaci a
camminare, immobili di fronte a
una possibile delusione o felicità
la fermità di ciò che appare
il vero dinamismo invece risiede
nell’azione che..

#

un futuro, un qualcosa di lontano
o vicino, che fa i conti con il proprio
esserci e il proprio presente
guarda con occhi di un innamorato
speranzosi il passato di uomo
è quello che mi auguro, quel sentimento
inespresso di rammarico di una vita
buttata e piatta, gela al sol pensier
la mia anima. la sopravvivenza è
una condizione già masticata
per molto tempo.

tempo fa, capì che meno ti preoccupi
per il futuro, più lui si preoccuperà
per te