un’immorale non appartenenza morde le foglie verdi di queste colline
di una bellezza a me sconosciuta
coperte da un opaco velo di ingiustizia
senza ascoltare ciò che avete da dirmi
prendete forma mentre fisso la linea che vi divide dal cielo
finalmente vi sento parlare
traduco il significato delle vostre parole attraverso occhi non miei
e nella nostra lontananza adesso vorrei abbracciarvi
vi guardo riflesse su ogni mio dubbio
e chino la testa
siete voi ad avere ragione quando cercate di farmi capire che ancora io
corrotto dalla posizione
non so assolutamente amare