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Temporale

Penso morirò fra le stelle non scoperte
Dove il tuo arco ancora non arriva
Per scoprire che nulla ha senso
Non ha senso l’arte
Né senso l’amore

La canzone dell’uomo mediocre

È la mia immagine riflessa nello specchio
A guardarmi male
A guardare male le mie azioni

Mi distendo sul letto
Come un uomo mediocre si distende
Con gli occhi chiusi e pesanti
Che spera di dormire
Che vorrebbe dimenticare
Senza farsi male

Se sfoglio il mio passato
Pagine gialle umide
Sporche di polvere e prive di forza
Come le parole che vomito

La canzone dell’uomo mediocre è
Un occhio sempre aperto e splendente
Illuminato esplora la realtà
E lacrima anche se le ciglia lo proteggono
E piange semplicemente perché vede

Non ha rifugi l’uomo mediocre
Di arte non sa farne
Di donne non sa amarne
E se le ama esse non lo amano
E sembra che nessuno lo ami
Il lavoro lo fa sentire stupido
Come collezionare pezzi di carta per fare le cose
E le cose sono cose
La conoscenza sembra non esista
Con tutti i cellulari che oscurano i libri
Ed internet è solo pubblicità
I giorni sono fatti di granelli di sabbia
E si tuffa nella depressione
E si sente debole

L’uomo mediocre impara presto a diventare cieco
Sarà per questo che canta

P

Sogno in diretta
Telecronaca
A tratti a scatti
Sinceramente

Scene musicali e video
Come?
Semplice e spettacolare
Signori e signori
Signori

Vino
Chino e scrivo
Da vivo al vivo
Live in vitreo

Denti sono bianchi?
Gialli verdi
Opachi
E senti senti
No

Le rime non le amo
Le divido con un
No
Le finisco
Rime con No
Non ce ne sono
Oh no

Prostrarsi al cospetto della regina è un atto nobile e virtuoso miei lord e cavalieri uniti ed unitevi anche voi, brindisi! Brindiamo al vino, al vento, alla notte sempre con noi, che fissa i guardiani del tempo. Una volta una canzone ha vibrato così tanto nella mia testa che sì mi sembrava di essere dormiente ancora morto nel sonno, ancora feto che vive le vite per sceglierne una perfetta e aspetta la morte per la migliore e non esiste e già domani potrebbe morire. Un colpo, la luce, due colpi, il buio.
Fa rima con No
Forse No
Non so non ero attento

Angela White

Un filo nero
Che taglia l’Ade più profondo
Il Tartaro

Introducimi al freddo
Giorno che nasci
Con uno schiaffo
Educami al sonno
O al sole, la morte, dolore

Cavaliere dal cazzo corto
Combatte quei demoni
Nella mente
Cimitero
Sepolto con loro

Ornago Alba

Anche gli uccelli ad un certo punto
Si saranno incuriositi
Della fiumana
Della corrente
Di gente divisa
In scatole, lamine

Il corvo plana e atterra
Sul palo di acciaio del semaforo
E aspetta.
Il cielo sta cambiando da
Blu notte
Ad azzurro
L’alba sta arrivando
Il giorno della violenza è qui

Il quadrato di foresta
E la cascina abbandonata
Nella nebbia

Vengo

Sono a posto grazie
No non vengo
Rimango qui incatenato
Alle radici del problema
Quel serpente che si lecca la coda
E che si mangia lento
Metà arrapato
Metà spento

Privo di senso

La morale resta immutata sulle pagine bianche
Non tiene a bada i cuori sospesi
Nel vivere ignoto di colti e di oppressi

Si staglia come onde oltremare
Sulle coste, sulle creste ciece
Degli uomini
Ma nulla sposta

Come un tratto di danza
Contemplato nell’intimità
Non raggiunge l’anima
Se non delle tegole
Così le buone parole non passano
Tra il sughero marciscono

Appassisce la vita
Tra il massacro dell’altruismo
In campi di sterminio
In oceani profondi

Il ragazzo che correva coi coltelli in mano

Ti fanno male vero? Tutte quelle lame che ti entrano nel petto? Vero Uomo dai coltelli in testa? Non ti piace vero essere ferito? Eppure guarda, guarda quanti tagli e ferite che porta il tuo cuore! Guarda quante volte ti sei lasciato ferire e quante volte hai ferito tu! Guarda com’è stato correre con dei coltelli in mano, senza rendertene conto, senza pensare

Emma Tossica

Tutti si innamorano di betty tossica
Ma tu chico non hai speranze
Solo brividi lungo la schiena
E nulla più
Quindi sì, sogna
Ama e ridi se amor risponde
Piangi forte se non ti sente
E così via
Tanto sai che non piaci
Non sei bello

E la madre disse al padre
Che ogni singolo timore sarebbe durato in eterno
Sono incisi quelli
Mica torce si spegneranno no
Ragnatele di fili di ferro
Come capelli
Brividano la schiena

Inondati di musica
Annegaci dentro
La vita è un assolo di 15 secondi

A me(n)

G.217 hai perso la poesia
La hai persa nella cenere
Di un milione di sigarette rollate
Nelle misteriose tenebre
Di domande aperte
Di incertezze e di soldi
Che non hai
E che sei troppo stupido
Per avere

Non suona come una preghiera