G.217

Sappi che ci sarà sempre un mare grigio in tempesta
Che i sorrisi e gli sguardi saranno a tratti e sfuggenti
Ci ameremo sì, ma le nostre anime mai si toccheranno
Le nostre pupille mai osserveranno i nostri abissi
E banalmente mai ci capiremo, navi grigie dondolano
Spinte le onde, spente le luci, saremo soli sempre
Così muore un naufrago

Quando tutta la paura del tuo mondo
Tutta la noia che spira
Si concentrano in un singolo punto
Lì vivrò
Come una falena non più attratta dalla luce
Ma solo stanca di sbattere sempre
Contro un singolo bulbo

Se mai camminerai
Per le vie di Chinatown
Ricorda
Anzi no, non farlo dannazione
Fai qualsiasi altra cosa
Cazzo di depresso

La terra immobile
Sante le nuvole
Bollicine le macchine spinte
In lunghe cannucce le strade

Se crepa il cuore
Ed il ricordo pure
Allora e solo allora
Ricorderò l’odore di brina
Umido ozono

Pace avrò sempre
Specchiato nel microghiaccio
Tra le turbine del mondo
Tra paradiso e terra

Sussulto sussulta tutto il ghiaccio del mondo e i bimbi tranquilli riposano in pace e tutte le madri le madri del mondo rimboccano i capi di nere coperte

Dice che un giorno riuscirà ad esprimere qualcosa
E quel giorno dice sarà il giorno più bello del suo pensiero
Esploderà come una stella in cielo
Dategli una chitarra o un tamburello
E vedrete come infrangerà il muro del suono
O un bazooka
Sì dategli un bazooka
E guardatelo sprofondare nel Lete
Assieme a tutte quelle stelle riflesse