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Memorie pt4

L’effetto che hai su di me

modifica e corrode ogni causa

Memorie pt3

La tua solitudine collima con la mia ombra

Si muove allo stesso tempo del sole

Conchiglia

Non è nè un bacio nè un pensiero nè un sogno  che ti dedico.

oggi è il giorno e l’oscurità mi sommerge

sento il peso del buio appropiarsi di me

riesco a toccarlo tastandomi coi polpastrelli

quanto è liscio e dolce

Non è nè un bacio nè un pensiero nè un sogno che ti dedico.

quando la vita ci prenderà sarà il nostro futuro

quel niente che sentiamo

quando ci ascoltiamo come conchiglie

potrà essere solo mare

Non è nè un bacio nè un pensiero nè un sogno che ti dedico.

la briglia è sciolta, le emozioni si dileguano

ti guardo e abbraccio il mio collo

come in una morsa

il respiro sale ma non trova vie di fuga

Non è nè un bacio nè un pensiero nè un sogno che ti dedico.

E’ un sospiro.

 

 

 

 

 

Mezzi

Con te come fine

giustificherei tutti i miei pezzi

Capelli sciolti

Mangerei i tuoi capelli sciolti a colazione, merenda, pranzo e cena, ingrasserei e poi mi doserei, ci costruirei una dieta, la seguirei per un po’ ma non mi conterrei e ingrasserei di nuovo.

Li utilizzerei per profumarmi, mi ci struscerei dentro fino a perdere i sensi, li snifferei anche in overdose, laccio emostatico per bucarmi, unica droga a curarmi. 

Li annoderei per ammazzare il tempo, ci farei una treccia talmente bella che sarebbe un gioiello, anzi un anello, da metterti al dito e far arrossire la pelle sia tua che degli altri, dall’invidia. 

Li accarezzerei fino al tormento e cazzo, lo aspetterei così felice quel momento, in cui toccarli potrei, 

poi mi sveglio

non ti vedo

e son solo 

parole

per te

nel vento

Dracarys

“Come devo comportarmi con lei e i suoi occhi signorina? …Cambiano di continuo e in ogni loro cambiamento, che sia di luce, frangente, ombra o distanza, collimano esattamente con i miei. La soluzione è semplice e indolore ma le chiedo il permesso. Posso asportarli e tenerli con me? Sarebbero un portachiavi perfetto. In fondo lei cosa se ne fa se il riflesso in cui si specchia non è fondo quanto il mio? Cosa se ne fa se non può vederli come li vedo io?”

Groviglio senza spine, gli auricolari…

“…beh, io ero pieno di auricolari,

giorno e notte suonavan sempre

credevan di esser rime contro corrente

e io stupido

ai sordo-muti dicevo:

“sento sempre”

e si incazzavan di brutto,

battendo i pugni

inutilmente

intanto io in quel fracasso

immaginavo te

indifferente.

Con quel suono nelle mani

che nei nodi si perde

sicuramente”

 

Entropia

Sei la farfalla che

battendo le ali

dall’altra parte del mondo

provoca uragani

nel mio

Regina dell’insicurezza

Ciò che non sai sono le doti concesse

dalle tue domande inespresse

le leggo avido, le colgo ancora acerbe.

Cercano riparo attraverso i tuoi “non so”,

“non ti conosco” , “potrebbe essere”.

 

Divengono il miele che duole

e mi conduce sicuro

a te, regina dell’insicurezza,

io che sempre,

mi avvolgo

nella facoltà di non rispondere

La maturità

Nei tuoi occhi tinti di giada

mi sento dentro una fiaba-autostrada

tanto ingenua puoi esser dentro

quanto fuori appari cemento.

Il tuo viso è impulso che corre

sullo spartito sopra le corde

in un acerbo hotel di riviera

come un gin tonic il lunedì sera.

Ti vorrei donar la maturità

spezzandoti il cuor come il mio a metà.

Ma già lo sai, un mezzo più un mezzo

è uguale a uno spezzato lo stesso