Rimane attaccata
Quest’anima solitaria,
Se io ho la forza
E il coraggio
Di suonare canzoni
Alle tapparelle?
Si, rispondo.
Fermo, anche se tremo.
Bisogno anestetico
Delle strade vuote,
Aperte, le mie passeggiate,
Vane, sigaro, fumo.
Cuba lontana,
Dal porto
Suona il caos
E rum.
Ed io che
Lavoro col mio corpo,
Per otto ore al giorno,
Scrivo in silenzio
Rannicchiato in officina
O in cella frigorifera,
Poesie.
E, Cristo, l’anima si sparge
Di foglie e atti vandalici
Rimanendo attaccata
Seppure spezzata,
Pezzo dopo pezzo
Al muro imbrattato
Dove lasceranno
La mia esistenza
Al candore del meteo.
Lasciate piovere.
Lasciate l’acquazzone
Scivolare giù,
Nel fondo della vasca.