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solodolore

Del tempo una rosa è
stanca, gobba sulle sue spade
erette si china sempre più
a sgozzare il suo stesso stelo

che rosso brivido di morte

cadono gocce di petali dal cielo
ed io voglio mangiarli tutti
per sporcarmi le labbra e pulirmi la mente

è un bisogno il sapore dei denti dentro me
non rido non piango non provo
solo dolore, freddo sul corpo
freddo nel cuore
solo dolore

Il tosaerba del cuore

Se i tuoi lunghi capelli fossero verdi
mi ci perderei nudo come farei in un bosco
quando guardo in alto e il naso è freddo
con un piccolo sole nello stomaco che mi sale in gola

e mi ricorda di te, di voi, del mondo intero in primavera mentre salto!
e svengo

I tuoi capelli però son neri o marroni -questo non l’ho mai capito-
ed io mi perdo vestito, roteando su me stesso fino a perdere la stella polare
mentre penso che girando veloce, veloce, veloceveloce io possa addirittura

RIESCO A VOLARE!

sento dolci mani accarezzarmi le spighe d’orzo scuro che bevo ogni mattino e che mi ritrovo in testa,
mi addormento

fredde nubi grigie sul mio volto

Dalla gola il sole se n’è andato, è uscito e neppure mi ha salutato
ed io triste triste sono in questo bosco rasato
mi sveglio
vedono i miei pesanti ed umidi cancelli dello specchio dall’anima
il riflesso sfocato d’un qualcosa che brucia
ho bisogno di calore
mi avvicinerò.

Terra

Voglio solo sporcarmi i piedi
mentre torno nel bosco a ballare
Per volare volare volare
su su fin dentro il tramonto di ogni dove
Dove non conta il come
Dove non conta il nome

Pronti, partenza, addio!

Odio

ritrovarmi a crescere insieme a voi,

giocare, sognare di ballare in

viaggi infiniti per poi

partire davvero

su rotte diverse, dove

non s’incrocia mai il sentiero.

 

Infinite croci bianche in cielo

mi ricordano quel che vorrei da tutti voi:

che v’infilaste in quegli aerei per buttarvi giù da me

per stringerci come ci stringiamo quando chiudo gli occhi

e sentire anche un attimo soltanto il vostro puzzo a coprire il mio

prima che svegliandomi e guardando il buco nel soffitto

capisca che è solo un sogno lontano, e domattina

sparirà

come sparisce tutto il resto.

All’origine del mondo, la fine.

Siam io e il buio e

l’origine del mondo scura

e vuota e muta che  urla:

SILENZIO!

un cinguettio lontano

 

E’ verde il mio letto di riflessione

e sulla terra il marrone avvicina

le mie radici ai piedi di questo monte.

Si tinge di vita l’alba del giorno ed il

canto del…

un fischio sordo

 

E’ tutto azzurro adesso,

ma dove sono?

Un biancospino mi culla e mi canta d’Amore

ma Luce è forte e mi prende e mi gira

e mi strazia, ma ne voglio ancora e bruciano gli occhi misciolgocolsolemapenso!……perchè?

Una risposta non c’è; a ciò che vuol dire a ciò che vuol dare..

Amore dà

Amore prende

ed all’origine del mio mondo è sempre nascosta

la fine.

.

Ti prometto

che se quel giorno mai poi ci sarà,

non manterrò alcuna promessa

del tipo “per sempre” o

“mai con nessun’altra”,

 

in fondo non piacciono le promesse

a te.

 

Ti giuro poi

che se quel giorno mai poi ci sarà,

non rimarrò fermo ad aspettare

un altro tuo bacio

o un’altra carezza sui miei capelli sporchi

 

si sa, non sono per queste cose

io.

 

Ti garantisco però,

e questo lo faccio veramente,

che se quel giorno poi mai ci sarà,

io per te piangerò ghiacciai

mai sciolti fino ad oggi,

il giorno a lutto

dell’amore più caldo mai esistito:

 

il Nostro.

Aokigahara

Candida

voli di fronti ai miei occhi

e ti esibisci alla Terra

con i tuoi dolci petali

Descrivi opere d’arte in cielo,

mi guardi,

mi sfiori poi fuggi,

mi tocchi e poi

muori.

 

Mi sono innamorato di te,

farfalla,

e se non mi basta

una vita a viverti

come può un solo giorno

essere abbastanza?

 

Lo so, io non dovevo,

ma non potevo

esserti immune.

Hai racchiuso la mia ruvida e grossa pelle

con quelle tue dolci piccole ali

ed io come potevo resisterti?

 

Ti ho seguita nel bosco,

il tuo riflesso nei laghi,

il tuo battito nei fiori

però ora è notte

e mi son perso.

 

Mi sono innamorato di te,

una farfalla,

e non mi basta un giorno

ma neppure una vita,

e se volerai via

anche io me ne andrò.

 

 

Disturbo

la mia mente pensandoti,

Quieto

le mie voglie avendoti,

Urlo

la mia rabbia sentendoti,

poi

Piango

tornandomene a me

Vita

è una bolla blu controtendenza

che scende, spinta dalla pressione

sempre più forte

nell’abisso.

 

Né pesci né squali

e il corallo è un ricordo

d’Amore, ormai estinto.

Due insetti

Due insetti che si amano

lo senti

che respirano

E nella folla del bosco

festeggiano

Silenzi glaciali

Passioni magmatiche

Amori fioriti

mentre bagnano le loro secchezze in

fiumi di rose

 

e piangono.

 

schiacciati.

 

da.

 

te.