I miei affanni si spensero una notte d’estate
cedendo il posto a un sentimento tranquillo e composto.
Ma quanto è codarda quella vita fatta di belle parole,
sorrisi insipidi,
sguardi pallidi.
E quanta noia per parole come rispetto,
fiducia,
onestà
con cui alcuni descrivono l’amore;
che io immagino più come due sguardi
che si incastrano
ponendo fine a quell’eterno cercarsi.
M.212
Prospettiva
In quel bar antiquato
Sbadigliavo
E ricordo pensieri offuscati
E una nuova prospettiva
Perchè non avevo più bisogno
Di conversazioni confezionate
Risate forzate
Circostanze sensate
Smarrita in un’ammuffita routine
Pervasa dall’eco della solitudine
Che riecheggia tra piatti puliti e coscienze sporche
Riavvolgi tra le dita il filo di Arianna
Che avevi perso nel disordine delle tue incertezze
Lo hai trovato sotto l’ammasso dei tuoi forse
Per cercare di raggiungere quell’equilibrio sconnesso
Capace di distruggere la sterile realtà
In cui eri rimasta intrappolata
Still ill
Inquietudine che mi culli
Tra la debole luce di una candela consumata
E un vecchio vinile degli Smiths
Ti incespichi tra le ragnatele del soffitto
Ti nascondi dietro le tele dei miei quadri
Poi scompari
Quando non ci sei ti dimentico
Ma è sempre breve quel momento
Perchè violenta ricompari quando
L’inverno inizia e l’amore finisce.
Ombre
Camminavamo in silenzio quella notte.
In lontananza sentivo
il freddo rumore delle lancette
scandire il tempo che scorreva
sapevo
che prima o poi te ne saresti andato.
Oggi
riavvolgo le mie cassette
per tornare indietro nel tempo.
Forse non mi sono ancora abituata
a guardarmi
e
a non vederti.
Ebbrezza
In una chiesa in campagna
bevo l’ultimo bicchiere di vino.
Sento la pioggia in lontananza
il rumore del vento
e l’angoscia che mi tengo dentro.
19
Era Ottobre
c’era un treno
e un pensiero.
Tra le strade di Roma
mi sussurrava di stare tranquilla
io guardavo il cielo e non capivo.
Tutte le corse che ho fatto non mi hanno
portato da nessuna parte
e ora che mi sono persa
mi chiedo
dove sia finito quel pensiero.