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X AGOSTO

Senza stelle

Buchi neri di comete

Contemplo il vacuo cielo

Il cuore pieno d’amore

Un pensiero ad ogni pianeta che muore

Notte spietata, macabro rituale

Negromantico…

Esprimere desideri

Innanzi ad una civiltà in decadenza…

Pensando sia romantico!

Via d’uscita

Aggrapparmi ad un pensiero
Un sogno
Una qualsiasi speranza
Disegnare la porta da dove uscire
Ali per volare via
Cercare un punto preciso
Attendere la fine della tempesta
Rimediare agli errori a volte non basta
Ritornare sui propri passi
In un labirinto che cambia
Un cambiamento continuo
Inganni
Illusioni
Cercando verità
Cercando una via d’uscita

Antidio

Mastica mistico odio
Mitico sogno
Ali spezzate al tramonto
Trascinado gli ultimi istanti
In cerca di una via d’uscita

la quiete

silenzosa carezza che porta alla sera
sospeso nel limbo della veglia
troppo lontane le stelle…
pensieri pesanti s’ accumulano a riva
orizzonte luminoso
irradia armonia
la forza della serena solitudine
mi fa compagnia
buttato in trincea
nell’attesa della luna
mi godo la quiete…

la morte della sera

valeriana e cicuta
sambuco,lavanda,miele
melissa,camomilla,acqua bollente,che scivola nella gola
scalda il gelido cuore inquieto
inferno nella mente,
tormenta come tempesta,
giro e rigiro,mescolo tisana
veleno dolce che m’accompagna verso le mie ombre
lentamente tutto sparisce…
la sabbia si sedimenta,
schiarisce l’acqua torbida dei miei pensieri
certezze illuminano i sentieri
le paure sparisco
e io parto per altri viaggi…

periodo balsamico

solitario medito e prego
benedico i tuoi frutti
rugiada sotto la luna
fermenta il miele
nel sonno dei giusti
che l’indomani il sole sorgerà
alba nuova di speranza
in queste notti colgo le erbe
santità della misericordia
della natura
in ogni germoglio…risorge la vita

fauves

tra le sbarre di tela
esplode feroce come una primavera
magenta vermiglio…
sangue cobalto
abbagliante cielo al tramonto
nelle sfumature grigie di terra bruciata
contrasti forti
violenti movimenti che graffiano il canapone
prospettive incerte
in cui mi perdo…

Domenica

è domenica
ancora domenica
fine ed inizio…
fragile ed effimera
impalpabile pausa
un veloce presente che dimentica il passato
ossessionato da un futuro invadente
minaccia con aspettative d’inganno
ma oggi è domenica
limbo di pace
galleggio nel vuoto d’un sogno che ho già scordato
la morte di oggi
desiderio segreto
ma affrontare il domani…
è un atto eroico

scacchi col diavolo

lenti movimenti e lunga meditazione
mani in vista
in attesa dell’ispirazione…
ultimo sguardo,
ultimo respiro
ultima volta…poi un sorriso
macabra danza
col pensiero e con la mano
abbandonati ad un tango
all’ombra d’un ricordo…
legato ad un accordo
musica diffusa
ipnotica concentra
stringe il cerchio intorno alle candele
respinto con ametiste,
e grida di chimere….

sotto assedio

insidiose ombre strisciano sui muri
sguardi dietro le colonne
silenziosi rumori che accarezzano
minacciano le mie fragili insicurezze