l’inverno sta arrivando
buio plenilunio nella gelida notte
ombre si dileguano dietro i muri
strisciar di catene
fantasmi per le strade
fumo sale in alto dileguandosi all’ignoto
lento ritorno in un trascinar fiacco…
passa fiero l’uomo col colbacco
M.238
Il viaggio del colbacco
Svanito nel nulla
Fine gloriosa di una vita avventurosa
Dell’Oriente rigido oltre il muro
Placido strappato ad un destino duro
Notte di festa
Notte di tempesta
Nel caotico vortice della vita
Amicizia o carità
Tra miseria e nobiltà
Poetica follia di un colbacco
Che é volato via
Finché
“Finché morte non ci separi”
Finché non ti accoltella
Finché non mi spari
Finché non sarà un enigma Oppure palese
Finché sarà alla gogna nel paese
Finché avrà ragione
Finché gli danno potere
Finché accettano il potere
Finché il potere
Finché il padre avrá bisogno di avere
Finché la madre avrá bisogno di essere
Finché la propietá definisce l’identità
VigliaccaVendetta
Stringi legami fragili
Trama sottile di un tessuto leggero
Seppur forte
Abbracci e sorrisi…risate
Mani e dita che si intrecciano
Invisibile cordiale violenza
Violenta assenza
Tagliente subdola rete
Miserabili ignoranti collegati
Colleghi ed amici di amici
Vermi inermi viscidi
Inconsapevoli colpevoli
Con le mani pulite,la coscienza sporca
Apocalisse
Sfreccio col calesse
Cavaliere dell’apocalisse
Manciate di frasi prolisse
Alla deriva come Ulisse
Mastica metrica da ginnastica
Poetica patetica palestra
Maldestra prosa di cartapesta
Prosaica prostata arcaica
Musica muta inconsistenza
Vibrazione di fotografica assenza
Anonima fama in cerca di successo
Tira l’acqua al suo mulino
Tira l’acqua del cesso…
MALAPIAZZA
Brulichio di gente
Traffico di vite che s’incrociano
Complicato percorso di organismo urbano
Strade ed vie
Negozi aperti ad occhi chiusi
Pigri vecchi palazzi
Vacui frammenti sospesi
Ritmi alternati
Intermittenti gesti inconsueti
Divieti inquieti
Vite negate
Annegate nel fango sociale
Piazza in ostaggio
politico egoismo del patriarcato
Insostenibile assenza
Arida sensazione di vuoto
Lento scorrere del tempo
Un limbo irreale
Sospeso nella mancanza
Desolante impotenza a suscitar l’azione
Vorrei chiudere gli occhi
Colmar la lacuna
Volto le spalle
Ululando alla luna…
Vecchio noce
Antico indomito guardiano
Resisti e custodisci
Fiero della tua storia
Proteggi la mia vita nella tua memoria
Respiri quell’aria che un tempo
Affascinava
Umida terra antica
Natura che muta intorno a te
Tu che materno rappresenti il passato
Palesi il figlio tuo
Che poi sarei forse io?
Ricordi che si confondono tra i rovi
Spine nel fianco che s’attaccano
Affilate punte di lancia nel costato
Aduce affronto alla libertà
Spiegando le ali per volare via
Angelo mio
Santità
Aldilà d’ogni sentimento
Pongo ragione d’ogni mio tormento
Fischia il vento al levante del cuore
Ponente al tramontar
d’uomo che muore
Nuova vita s’innalza in gloria
Ad affrontar
un altro giorno Di vittoria!
Le ultime tentazioni
Silenti succubi tormentano il cammino
Smarrito nella santità
Aspettando il mattino
Ripiego allo studio
Duro lavoro
Sublimar il piombo
Per trasmutare l’oro
Incanti confondono
Cristalli con le stelle
Lacrime di rugiada
Brucia come sale sulla pelle