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Mi riprendo la piazza perchè non mi (vi) appartiene.

La Rivoluzione parla

sopra i muri

nelle piazze

nei cortili.

 

Il rumore fa paura solo a chi

del potere ne ha fatto un’afflizione.

I nostri corpi

caldi

giacevano accanto

in uno sfrontato pudore

E tu

fratello, sorella della mia anima

senza paura o vergogna

della nostra natura

ci rendevi agognatamente

liberi

Non senti che siamo che braci?

Cimitero uno

Come i fratelli Mazzone

che guardano per sempre

serenamente al futuro

di una vita rotta troppo presto.

Ma tu non li svegliare,

non li disturbare,

uniti e persi in un momento eterno

che ha scordato tutto il male.