Mi riprendo la piazza perchè non mi (vi) appartiene.
M.245
La Rivoluzione parla
sopra i muri
nelle piazze
nei cortili.
Il rumore fa paura solo a chi
del potere ne ha fatto un’afflizione.
I nostri corpi
caldi
giacevano accanto
in uno sfrontato pudore
E tu
fratello, sorella della mia anima
senza paura o vergogna
della nostra natura
ci rendevi agognatamente
liberi
Non senti che siamo che braci?
Cimitero uno
Come i fratelli Mazzone
che guardano per sempre
serenamente al futuro
di una vita rotta troppo presto.
Ma tu non li svegliare,
non li disturbare,
uniti e persi in un momento eterno
che ha scordato tutto il male.