Ora che il mio
oscuro nucleo
ha divorato il tuo
quale corazza metterai?
S.38
D
Ricordi le pagine scritte a due mani
che si concludono
col tuo nome e un
ti amo come amo un’alba rubata ?
Mio
Le mie lacrime
la filigrana della mia carta
Il mio sangue
l’inchiostro della mia penna
Così scrivo l’inno
al mio dolore per te non mia
Siamo coloro che furono
e mai più saranno
Così ineluttabilmente
Noctŭvĭgĭlus
Se non t’avessi conosciuta
t’avrei inventata
perché sapere che esiste al mondo
uno spiraglio di bellezza qual tu sei
fa leggero il passar qui il mio tempo.
E tu ci sei.