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Col mondo che ci crolla addosso

i mille frammenti di uno specchio

coriandoli di cielo

sposi sotto manciate di riso,

Tagliarci la faccia e scucirci la pelle

Senza speranza e senza fede

lontani, mentre il mondo gira

Gridiamoci addosso e fuggiamo

Disperato vago

finché incontro,

già rubati da Morfeo

I tuoi occhi,

per riportarli qui

Poi mi volto e rido

E non c’è altro posto al mondo

in cui potrei sentirmi più a casa.

Scrivi tra le righe

Parole mai dette in versi mai scritti.

 

Ascolta adesso ciò che già sai

ma non vuoi realmente sentire

leggi le mie pagine vuote

ingiallite da un tempo lontano.

 

Tu vuoi sapere ed io farmi capire

Ma io non so parlare e tu non sai sentire

In questo verso bianco i miei polsi son legati

Da un filo troppo spesso di pensieri complicati

Forse non sei tu, l’oggetto del mio sbaglio

Ma c’è qualcosa a vincolarmi, una lama a doppio taglio

Per paura di toccarti mi taglio via la voce

Ma ho una bastia dentro al petto a dilaniarmi il cuor feroce.

 

Perciò ho scritto questi versi 

messi male tra le righe 

Se nel caso tu volessi 

in un bel giorno riapparire.

Sporcami la pelle

Sento, sul ciglio della strada

la vita, come vernice

scivolarmi addosso.

La sento, sulla pelle

passare veloce

e macchiare ciò che tocca.

Non mi oppongo

alla strada del colore.

Mi sento, trasportare

nella corrente dei pensieri

che lava, gli squarci

indelebili delle azioni e

Lo sento, battere

lento,

mutevole,

indomabile,

inevitabile.

Caro pensiero

Perchè mi segui sempre, pensiero?

Perchè ti sento costantemente alle mie spalle

Braccato come fossi la tua preda

Ma quando poi mi volto

Sei sempre un passo avanti a me?

Non hai di meglio da fare?

Non so, magari inseguire le nuvole.

Ti ostini a seguire un ragazzo che si è perso

Dentro di sé

Sta cercando una strada per non tornare.

Lascialo vagare, insomma.

Troverà sé stesso un giorno.

Correrà sennò per scappare

Dal pensiero del tuo pensiero,

Caro pensiero.

Correrà e sarà allora irraggiungibile

E non potrai fermarlo.

Voglio ascoltare

Il rumore della pioggia con te

Mentre ti sfiorano i miei baci

E ci scaldano le nostre carezze.

In un tempo infinito

Che scorre

In una lingua solo a noi nota

In modo che nessuno

Potrà mai trovarci.

E mentre la musica si alza

Sovrastando i nostri pensieri

I nostri baci diverranno feroci

Fino a strapparci via l’anima.

Strappami il cuore

Vieni qua

Prendimi il cuore

E mentre me lo strappi via dal petto

Guardami negli occhi

Così da lasciarmi scrutare quegli smeraldi

E rifletterci dentro le mie paure.

Prendimi il cuore

Ora che trema così forte

Affonda le tue unghie senza pietà

E portamelo via.

Via da me.

Tienitelo stretto

Lo sentirai battere anche quando tutto tace

Ed io, non avrò più paura.

Sparsi

Vorrei poter vivere senza mangiare

Nutrendomi di vita e sensazioni

Cibandomi di sguardi e di sorrisi

Inghiottendo aria e vento

Mandando giù solo sabbia e salsedine

Saziandomi di baci,

dei tuoi baci,

di cui tuttavia,

non sarei mai sazio.