Affogate con me e sentite il dolce preludio dell’acqua che vi riempie i polmoni piano piano e vi soffoca dolcemente. Assaporate il respiro ormai vano intrappolato tra le membra inermi rinunciare con sgomento al battito di vita.
O giudice del tempo Inesorabile Inflessibile e spietato sei vertigine frammento di un attimo di felicità.
Forse ci incontreremo di nuovo e ci stringeremo in un abbraccio dolente corpo a corpo anima contro anima. Mescolando il tuo viso pallido nella mia chioma di fuoco. Con la stessa passione macchiata di una tristezza agghiacciante, dal pianto dalla sofferenza. Fra le pieghe del lenzuolo non rimane che un abissale vuoto lasciato dal tuo caldo ricordo.