Le viole di mare I gigli I figli che non faremo mai Amore mio Ieri sera Eri nudo con un altro Io sto persa come un pesce di roccia in risacca guardo il buio da sopra E i raggi mi tagliano a fette
Per colpa dei terroristi nella tua città oggi ti ho dovuto chiedere se eri vivo. Hai replicato vivo e cinico. La mia paura deve debiti al mio orgoglio. Talmente mi è Caro il tuo cuore. Talmente mi sei distante che i miei neuroni hanno acceso un fuoco attorno alla memoria tattile dei tuoi polpastrelli presso cui si accamperanno per custodirti un altro poco, per incarnarti via dalla mia chiesa, Sconsacrato.
non è che vuoi giocare a fare i belli? i divertenti potremmo aprire una conca d’oro tra le macerie piangere le lacrime o farle finte sfruttando la diffusione delle acque santiere agli angoli, per sfogarci per essere molto innamorati di tutto ciò che si manifesta e chiedere al vuoto di non essere invadente, per cortesia per santa pazienza
“Don’t worry if the mask does not inflate: oxygen is floating” Voglio che mi porti alla Miano “pericolo di morte, non toccare i fili” così può capitare che io meglio capisca cosa intende l’hostess quando “non ti preoccupare se la maschera non si gonfia: l’ossigeno sta passando”. E oh, oh mio dio Salvami da questa urgenza di farmi goccia nel suo postmoderno liquido liquido liquido. E dammi una forma che non mi imponga di dover dichiarare: “Non ci rifaremo le tette per amore”.
Assertività! I don’t have any as ser ti vi tà ju li a julia torna! julia arriva e per la prima volta vieni! vienimi orale (in senso riflessivo) vienimi regolare vienimi a trovare (in senso transitivo)
Diceva: che i cieli di Milano gli danno l’impressione di essere veramente su un Pianeta che se non so Parlare è perché sono artista non sarebbe da me confermare o smentire la tesi (narcisista di secondo tipo quale sono) Con mille perifrasi in effetti parlavo e dicevo di No: all’amore e alle scie chimiche