Vai al contenuto
Movimento per l'Emancipazione della Poesia
  • Bacheca
  • Il Movimento
    • Autori
    • Poesie
    • Contatti
    • F.A.Q.
  • Libro degli ospiti
Chiudi
Movimento per l'Emancipazione della Poesia
Chiudi
  • Bacheca
  • Il Movimento
    • Autori
    • Poesie
    • Contatti
    • F.A.Q.
  • Libro degli ospiti

E.10

Raccontami
quello che non c’è
tu sai la geometria
le giuste proporzioni
hai le seste negli occhi
sai gli angoli relativi
tra le cose vicine.
Pure i pesi intravedi
distingui le cose belle
da quelle che invece
paiono averne
solo l’aspetto

Alla fine arrivò il vento
a spazzarci via tra la sabbia
e le onde del mare

Parlami
delle cose che senti
perché tu sai la differenza
la linea sottile
tra quello che c’è
e quello che vedi

La crepa 
o la piega
Deleuze
o quel che dir si voglia
fatto sta
d’esser sempre molteplici
perché il reale mai è uno
ma trino 
se non di più

Ho corso lontano
tra folle ignote.
Nessun buongiorno
né abbracci

Dove sono stato,
un freddo che rattrappisce.
Sporco negli angoli.
Né coperte
o sorrisi la sera

Qui, in fondo
non potete arrivare.
Rimanete
su sentieri battuti,
vi dico:
è un bene

Ste parole scritte
che noi ci vediamo bene
di decodificare,
di farci nemmeno interpreti,
di porci al di là di loro,
s’appellano a sta benedetta capacità
che c’hanno queste insomma
di farsi capire d’uno sguardo,
fosse pure al primo, vergine e bianco.
Se solo la realtà,
c’avesse sta dote dentro:
di farsi intendere
a brucia pelo

Ti ricordi? Dimmi.
Ti ricordi nei sogni
tu ed io
quella coperta
piena d’umido
e a pregare sotto
di non riemergere
nella luce

C’hai il marchio
di chi tra tanti
passa inosservato.
Sei di nebbia
d’aria quindi
e d’altre cose leggere.
Ma tu dentro
c’hai una pesantezza
insostenibile

1 2 3 … 7 Successivo »
  • Autori
  • Manifesto
  • Statuto
  • Contatti
  • F.A.Q.
  • Area riservata
Licenza Creative Commons
Contenuti con licenza
CreativeCommons BY-NC-ND 4.0