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G.90

Avrei voluto amarti.
Abbracciare i tuoi silenzi,
Tradurre le frasi sciocche.
Rendermi trasparente
Per leggerti come il braille,
Farti leggero
Soffiandoti sul cuore.
Avrei potuto amarti.
Ci penso più o meno
sempre
Quando non ti percepisco.
Eppure giaccio qui:
Un gomitolo di insofferenza.
Prendo fuoco se fai un cenno
Tu.

Che cosa rimane

E questa naturale propensione alle tragedie
Che ho impressa nel sangue
Questa passione smodata
Purchè siano vere
Purchè siano mie

E il pianto ne fa da condizione necessaria
Silloge e testimone immortale
Della mia solitudine.
Così se mi chiedi
Che cosa rimane
Non le poesie, non il mio amore
Solo acqua di mare.

Ti guardo bruciare
E il mondo intorno è buio,
I suoni ovattati:
Tutto si perde
Nella fiamma incandescente
Del tuo ricordo.

Più di ogni altra cosa mi manco.

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