Il piccolo Bacco
È per le rapide del tuo volto,
per l’indimenticabile sigaro toscano,
per quando sei assorto,
per la campagna della tua mano.
È per la tua risata di sonagli,
mi dici “basta una parola sola”,
per la lucentezza dei tuoi spiragli.
Sei la sala al primo piano di Caprarola.
E ho pianto, ho pianto senza farti sentire
se fosse mai possibile per un uomo sostenere
di vedere in vent’anni il suo amore dormire,
per l’ultima volta, in una stanchissima Atene.