Quel mese di aprile
fu un eterno fiorire
di lui che cercava la morte e diceva “è la fine.
Perché a morire si muore ogni giorno,
ma se m’ammazzo e mi levo di torno
poi sento leggero il peso del mondo:
starà su chi dice di starmi a sentire.”
L’adieu : le saut, la plongée, l’impact
fleurs sauvages sur le corps intact
ebène radeau dans un style suprême
et la nouvelle ne sera que théorème.
In der ewige Baustelle
fand er das Ende seiner schnellen,
schwarzen Sternen. “Ach, im See zu sterben.
Der Himmel konnte nicht mir
etwas besser geben.” Neben
die Bäume, unter
die Wasser standen
seine Gliedmaßen niedergelassen.
No fond farewell for him, my friend
for I am not waving,
not even drowning
but standing here, frowning,
Still looking for sense in a meaningless end.