Ho conosciuto la morte
senza perifrasi
in altri volti,
fieramente e sempre fedelmente
nella mia cittadinanza,
senza postille, decisa.
Ho visto amici piangere, oggi,
per buchi d’animo o mal di stomaco,
inesperti
davanti al piano regolatore.
Ho appreso la mancanza di idoli,
con chi sapeva che non serve fingere
e con disincanto cercava una maglia di fuga.
Rimanete alla sconfitta senza storia,
all’inesorabile affogare,
ai rimpianti accusatori:
fuggite solo da noi stessi.
Si muore solo una volta.