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Tu che sei la primogenita dell’ emozione,
Delicata come i fiori del vento,
L’armonia d’una Camelia,
L’eleganza di un Narciso,
L’incanto di una Rosa,
La natura ti rese omaggio, che di te solo, vivi.
E l’omo riversò l’invidia su di te,
Quando l’avido entrò nel giardino dell’Eden,
Accecato d’ira i fiori strappò.
Tu, Donna, meriti solo il vento , ti sfiori.