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Pietre pieziose
come linee nella gola
e sassi nei ruscelli
sono i ricordi dei miei primi istanti,
tanti anni fa
sulle spiagge incoscenti
di un mondo vergine.

Lo fecondo come madre giovane
danzando leggera
sul canto degli uccelli costieri,
con germogli di soia carezze
alle caviglie;
e Io sono la figlia del Vento
che sussurrerà nelle orecchie dei gufi
l’Umanità.