Vorrei esser la notte che ti veste da zozza
Con il vestito corto, abbinato al rossetto
Con i capelli arruffati, il mascara colante
Dei baci rubati e le promesse inventate
Vorrei chiudere gli occhi e sognarti distesa
Le tue curve soavi, dune nei deserti
Il sole appassito, nei tuoi occhi spenti
Quando si fa tardi e dovrai lavorare
Vorrei essere il bicchiere, la goccia che cade
Nei giorni d’agosto, il ghiaccio che scioglie,
Sul petto arrossato, il fresco conforto
Ricorda al tatto, un tuffo nel mare
Resto sospeso nelle parole mai dette
Su una lama inclinata, grattata dal tempo
Cerco un difetto, un corto ricordo
Una 9 millimetri mi tiene sotto tiro.