d’ improvviso mi desto…occhi spalancati, gli ultimi istanti li ho scordati, un insidia m’accarezza e scivola succube sulla pelle….cerco sollievo sotto le lenzuola,lui mi trova e mi stringe ….dolce spietato amante,d’ambiguo sonno,la morte m’accoglie….si spalancano le porte tra le immense e fitte colonne…dedalo intricato di vie di fuga tra la veglia e il profondo….attendo l’oblio in preghiera che la meditazione mi lasci abbandonare il peso insostenibile della carne,lacera il velo che intrappola ogni mia debolezza nel vischioso miele del rancore,strappo ogni lembo,grattando a sangue con artigli d’arpia,unguento di dolore invocando un alba di libertà ….